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Fibra TIM: switch off delle centrali in rame, le prime regioni interessate

TIM, leader nel settore delle telecomunicazioni in Italia, ha annunciato un’accelerazione nel processo di digitalizzazione del Paese, avviando lo switch off delle prime centrali in rame. Questa strategia mira a favorire l’adozione diffusa delle nuove tecnologie in fibra ottica da parte di cittadini e imprese, migliorando così le prestazioni e la qualità complessiva dei servizi offerti.

Fibra TIM: switch off delle centrali in rame, le prime regioni interessate

Migliori prestazioni e consumi ridotti con la Fibra TIM

Secondo quanto dichiarato da TIM, il passaggio dalla rete in rame alla fibra ottica non solo migliorerà notevolmente le prestazioni e la qualità del servizio offerto, ma comporterà anche una significativa riduzione dei consumi energetici. Questo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo delle infrastrutture di telecomunicazione nel Paese.

Assistenza ai clienti e continuità del servizio

Attraverso le loro fatture telefoniche, i clienti TIM sono stati informati riguardo alla necessità di effettuare la transizione verso una connessione a banda ultralarga entro il 24 maggio per continuare a usufruire dei servizi di fonia e navigazione Internet. Il passaggio definitivo, con lo switch off delle centrali in rame, è previsto per il 25 maggio.

Inoltre, TIM ha garantito che durante questo periodo di transizione i suoi clienti riceveranno assistenza completa. Il servizio clienti sarà disponibile per verificare gli impianti domestici o aziendali e fornire moduli in comodato d’uso gratuito. Le condizioni tariffarie e i numeri telefonici rimarranno invariati per garantire la continuità del servizio.

Approvato da Agcom: sicurezza e affidabilità nel passaggio alla fibra TIM

Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati da Agcom  (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) nell’ambito di un più ampio piano di rinnovamento delle tecnologie. TIM ha comunicato direttamente con le amministrazioni comunali per garantire una transizione fluida e trasparente.

Le prime regioni interessate: Toscana, Veneto, Lazio e Campania

Le operazioni di switch off delle centrali in rame sono già iniziate in alcune regioni chiave d’Italia:

  • In Toscana la dismissione riguarda la centrale del comune di Lucca (via per Camaiore), basata su tecnologia completamente in rame;
  • In Veneto, un primo lotto di 3 centrali distribuite su tre comuni (Verona in via Vincenzo Liruti, Sommacampagna VR e Selvazzano Dentro PD), è coinvolto nel processo di dismissione;
  • Nel Lazio ben 15 centrali saranno oggetto delle operazioni di spegnimento, distribuite in vari comuni della regione (2 a Roma, 3 ad Ardea, 2 a Fonte Nuova e altrettante a Monterotondo, una a Rieti, Pomezia, Anzio, Tivoli, Aprilia e Mentana);
  • Anche in Campania sono interessate 15 centrali, distribuite su diversi comuni della regione (Calvizzano, Santa Maria La Carità, Giugliano in Campania, Ischia, Sarno, Brusciano, Bacoli, Somma Vesuviana, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Pellezzano, Montecorvino Rovella, Castel Volturno, Capua e Santa Maria Capua Vetere).

Sardegna: potenziamento del Piano Italia a 1 Giga

In Sardegna, TIM sta accelerando sul Piano Italia a 1 Giga, con l’obiettivo ambizioso di realizzare reti ultraveloci in tutti i 377 comuni della regione. Questo progetto richiede un impegno significativo e una stretta collaborazione tra tutte le parti coinvolte per garantire il completamento entro i tempi previsti, con una particolare attenzione alle peculiarità del territorio e delle dimensioni dell’intervento.

Il Piano prevede un investimento complessivo di oltre 510 milioni di euro, con oltre 356 milioni provenienti da fondi pubblici e circa 154 milioni da parte del Gruppo TIM. I lavori sono già in corso in numerosi comuni e si prevede il completamento entro giugno 2026.

Digitalizzazione con la Fibra TIM

In conclusione, l’accelerazione di TIM sullo switch off delle centrali in rame e il potenziamento delle reti in fibra ottica rappresentano un passo significativo verso la digitalizzazione del paese, migliorando l’efficienza, le prestazioni e la sostenibilità complessiva delle infrastrutture di telecomunicazione in Italia.

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